I consigli di Atlanta Stretch per la scelta delle macchine avvolgitrici per pallet

Grazie alle macchine avvolgitrici, possiamo proteggere i materiali e le merci dall’azione degli agenti atmosferici (quando rimangono all’aperto per lungo tempo), dagli urti durante la movimentazione e renderli più stabili quando vengono trasportati su pallet.

Esiste una serie di passi che il cliente può compiere per capire esattamente ciò di cui ha bisogno prima ancora di inviare la sua richiesta al fornitore di macchine avvolgitrici per pallet.

La breve guida che segue si basa su due aspetti fondamentali:

– la scelta del livello di automazione;
– il metodo operativo.

Avvolgitori per pallet: quanto dovrà lavorare la macchina avvolgitrice?

A seconda della quantità di lavoro che la macchina dovrà affrontare, è possibile orientare la scelta tra fasciatori automatici o semiautomatici.

In linea di massima, quando i calcoli interni definiscono una quantità massima di pallet imballati tra i 10 e i 20 all’ora, è preferibile optare per un modello semiautomatico; quando il numero di pallet imballati all’ora supera i 15-20, una fasciatrice automatica è ciò che serve all’azienda.

 

Cosa differenzia una macchina avvolgitrice automatica da una semiautomatica?

 

Le macchine avvolgitrici semiautomatiche lavorano in presenza di un operatore che è responsabile del posizionamento del carico, del collegamento del film estensibile al pallet, del taglio del film a fine ciclo e dello scarico del pallet

Per rendere ogni operazione agevole e sicura, tutelando la salute e la sicurezza dell’operatore stesso è importante scegliere un’avvolgitrice con un’adeguata ergonomia.

>> Leggi la news sulla componente ergonomica delle avvolgitrici semiautomatiche per approfondimenti

Le macchine avvolgitrici automatiche funzionano in modo completamente autonomo.
I pallet che devono essere imballati vengono trasportati mediante convogliatori a rulli o a catene nel punto prestabilito: a questo punto il ciclo di imballaggio inizia e prosegue rispettando i settaggi del programma voluto.

Quando il ciclo di fasciatura è terminato il pallet viene convogliato verso l’uscita per lo scarico dello stesso.

A fronte di un livello così alto di automazione è importante che l’avvolgitrice sia dotata di tutti gli elementi necessari a garantire la sicurezza come previsto dalle normative di legge.

Le principali tipologie di avvolgitrici pallet: TAVOLA ROTANTE, BRACCIO O ANELLO ROTANTE e AVVOLGITORE SEMOVENTE

La tipologia di macchina avvolgitrice è la seconda variabile di scelta da considerare.

Le macrocategorie che possiamo individuare sono le seguenti: con tavola rotante, con braccio rotante o robot semovente.
Scopriamo insieme le caratteristiche di ognuna.

Nei modelli di macchine avvolgitrici con tavola rotante il carico viene posizionato su un piatto che girando , assieme al movimento verticale del carrello porta bobina, permette l’imballaggio. Nel caso della tipologia con braccio rotante o ad anello rotante il carico rimane fermo ed è il meccanismo su cui è montato il carrello che si muove ed applica il film.

Infine, abbiamo le avvolgitrici semoventi ovvero dei robot che possono essere facilmente spostati a seconda delle esigenze e che eseguono programmi di avvolgimento avanzati spostandosi in autonomia attorno ai carichi da avvolgere.

I modelli di avvolgitrici semoventi prodotti dalla nostra azienda sono MARATHON, SFERA e NEOS:
il primo esegue l’avvolgimento grazie alla spinta dell’operatore e al movimento del carrello verso l’alto ed il basso per mezzo di una serie di comandi meccanici sul manubrio, è l’ideale quando si hanno produzioni inferiori ai 20 pallets giornalieri.
Sfera e Neos invece sono veri e propri robot che si muovono in autonomia grazie a una ruota guida che segue il contorno del carico da avvolgere. Sfera e Neos sono il robot avvolgitore giusto per produzioni giornaliere comprese tra i 15 ed i 180 pallet.

La scelta del modello di avvolgitore a tavola rotante, con braccio o anello rotante o semovente dipende inoltre dal peso e dalla stabilità del carico.

Avvolgitrici pallet: quali sono gli altri fattori che permettono di ottimizzare i costi di imballaggio?

La scelta del modello di macchina avvolgitrice adatto a soddisfare le esigenze specifiche dell’azienda in termini di imballaggio è certamente il primo passo per lavorare, nel lungo periodo, sull’ottimizzazione dei costi.

Ma ci sono ulteriori aspetti che è bene considerare e valutare adeguatamente, primo tra tutti la quantità di film estensibile utilizzata.
La azienda produttrice di queste macchine avvolgitrici di pallet con film estensibile le equipaggia utilizzando optional e dispositivi differenti per permettere al proprio cliente di raggiungere questo importante obiettivo di risparmio.

Per esempio, le avvolgitrici semiautomatiche di Atlanta Stretch sono dotate di:

1. CARRELLI DI PRESTIRO ALTAMENTE PERFORMANTI: gli stessi utilizzati per le macchine automatiche vengono utilizzati anche per le semi automatiche in modo da avere altissime prestazioni anche per i modelli più economici e una massima affidabilità a un costo di mercato altamente competitivo. Un carrello di prestiro PRS o PS di Atlanta Stretch consente un risparmio di oltre 60% rispetto ai carrelli FM e FE.
2. CARRELLI INTERCAMBIABILI: per i modelli Mytho , Mytho S , Sfera e Neos è possibile eseguire un upgrade con la sostituzione in un secondo tempo del carrello originario con modelli via via più performanti seguendo l’evoluzione dell’azienda acquirente. Questa possibilità di sostituzione a prezzi e con tempi estremamente contenuti senza dover sostituire l’intera macchina. Il ritorno dell’investimento in questo modo è brevissimo

 

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